SALDO E STRALCIO: un’ipotesi vincente sia per il creditore che per il debitore
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SALDO E STRALCIO: un’ipotesi vincente sia per il creditore che per il debitore

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Molto spesso chi sente parlare di saldo e stralcio pensa che sia un’operazione oscura che faccia felice solo gli speculatori. Niente di più sbagliato! Come abbiamo visto nel precedente articolo, un saldo e stralcio eseguito correttamente e con professionisti del settore è un ottimo esempio di operazione vincente per tutte e due le parti:

  • Da un lato, infatti, i debitori potrebbero azzerare il loro debito una volta per tutte, pagando peraltro una cifra inferiore rispetto all’ammontare del debito stesso, mentre dall’altro i creditori realizzerebbero subito una buona parte del loro credito e potrebbero reinvestire le somme nella loro attività!
  • Per i creditori, infatti, è bene ricordarlo, l’asta spesso rappresenta una rogna: sia per le lunghe tempistiche, sia per i notevoli costi, sia per le incerte possibilità di recupero del credito (o, in alcuni casi, addirittura delle spese sostenute).

Analizziamo a fondo la duplice prospettiva:

Perché conviene al debitore?

  1. La svendita dell’immobile: Accade spesso, che un immobile in asta venga venduto a un valore più basso rispetto all’importo della debitoria (esempio: debito pari a 100, immobile che vale 100 venduto a 60 in asta, debitore che rimane esposto per 40). Ciò deriva dal meccanismo insito delle aste: alla valutazione di mercato viene già applicata una decurtazione del 15% per “assenza di garanzia per vizi nella vendita coattiva”; successivamente, ad ogni asta, è possibile per i partecipanti effettuare un’offerta minima con il 25% di ribasso; qualora l’asta vada deserta, ci sarà un ulteriore ribasso del 25% (con offerta minima avente un ulteriore 25% di ribasso) e cosi via. Per questo, in asta gli immobili vengono aggiudicati – in media – a prezzi del 50-60% inferiori rispetto al prezzo di mercato. Sicuramente un buon affare per gli acquirenti, ma certamente un pessimo affare sia per il creditore (che incasserà meno), sia per il debitore.
  2. Il debitore rimane comunque obbligato a pagare il residuo. Quest’ultimo, infatti, non solo avrà perso la casa, ma vivrà sempre con la scure della presenza di un debito sulle sue spalle, con interessi che continuano a decorrere e ad accumularsi, facendo aumentare il debito stesso e facendo franare il terreno sotto i suoi piedi. Secondo l’articolo 2740 del codice civile infatti, il debitore risponde dei propri debiti “con tutti i propri beni presenti e futuri”. Pertanto, il creditore rimasto insoddisfatto dall’asta  potrà sottoporre a pignoramento anche lo stipendio, la macchina, i gioielli ecc, senza dimenticare, poi, che spesso vi possono essere garanti (moglie, figli, parenti, amici), i quali potrebbero subire analoghe conseguenze.

Qualora venga effettuata un’operazione di saldo e stralcio, invece:

  • Si potrebbe ottenere uno “sconto” dal creditore ad esito di una sapiente trattativa;
  • Possono essere raggiunti accordi con tutti i creditori, in maniera tale da evitare che, raggiunto l’accordo con uno, i suoi effetti benefici siano vanificati dall’azione di altri;
  • Il debito verrebbe estinto per sempre e si potrebbe tornare ad avere una propria attività, a percepire lo stipendio senza rischio di pignoramento, a possedere un auto ecc;
  • Consentirebbe di eliminare la segnalazione dalla Centrale Rischi presso la Banca d’Italia, tornando dunque a poter richiedere finanziamenti, magari utili per la propria impresa;
  • Vantaggi in termini di riservatezza: qualora il saldo e stralcio dovesse richiedere la vendita dell’immobile per reperire i fondi necessari alla trattativa, l’immobile verrebbe venduto a normali prezzi di mercato e non svenduto in asta, evitando anche l’onta di vedere la propria casa pubblicata sui maggiori portali di vendita, con gente sconosciuta che entra per visionarla e partecipare in asta.

In buona sostanza per il debitore, tale operazione risulta essere l’unica occasione per potersi rimettere in sesto, ripulendosi di tutti i debiti e tornando a poter vivere una vita “normale”.

Perché conviene al creditore:

  1. I tempi: La giustizia italiana, si sa, non è nota per essere una delle più rapide al mondo. In aggiunta, spesso, i creditori sono aziende o investitori professionali, per i quali “il tempo è denaro” e per cui ogni singolo giorno con delle somme bloccate in una procedura può significare una perdita pari al costo opportunità rappresentato dagli investimenti che avrebbero potuto fare con quel denaro (la cosiddetta “attualizzazione del capitale”). I tempi medi per un creditore per ricevere un incasso da una procedura esecutiva, in italia, sono di 4-5 anni (tempistiche più veloci presso i tribunali di grandi dimensioni, molto più lente nei tribunali periferici). E’ dunque chiaro che per un creditore recuperare le somme con 3-4 anni di anticipo può rappresentare un ottimo motivo per rinunciare a parte del proprio credito e giungere a una transazione;
  2. I costi: Le aste costano, e anche tanto. Soprattutto, il creditore, al fine di “mandare” l’immobile in asta deve anticipare detti costi, andando ad aggiungere a una perdita già maturata (il mancato pagamento subito) un’ulteriore esborso. In media, le spese da anticipare a cura del creditore ammontano a non meno di 5.000 euro, suddivisi tra marche da bollo, imposte di trascrizione, acconto perito, acconto delegato alla vendita, fondo spese, relazione notarile preliminare ecc. E’ evidentissimo, dunque, che il pensiero di evitare l’asta – con notevole risparmio – possa ben disporre il creditore;
  3. I minori incassi: come abbiamo visto, in asta gli immobili subiscono notevoli deprezzamenti rispetto al valore di mercato, il tutto a svantaggio del creditore. Pertanto, una ipotesi transattiva è sempre vista di buon occhio, purchè sia congrua rispetto ai valori delle garanzie in gioco e non fantasiosa.
  4. Il rischio: le aste, come tutti i procedimento giudiziari, sono un rischio. Vi possono essere sospensioni, opposizioni, vendite deserte. Se il creditore è un azienda o una banca, nel suo bilancio dovrà accantonare delle somme a riserva per prevenire e coprire gli effetti negativi del rischio. Questo sottrarrà risorse agli investimenti. Per questo, onde svincolare somme e destinarle agli investimenti, il creditore sarà ben felice di concedere uno sconto e di giungere a una transazione.

Pertanto, in caso di saldo e stralcio, il creditore avrebbe una convenienza multipla, di tempi, costi, incassi e rischio: ciò determina che tale operazione sia sicuramente per lui vincente!

Ma non è tutto così semplice! Le operazioni di Saldo e Stralcio risultano essere potenzialmente molto convenienti, ma risultano essere complesse dal momento in cui presentano infinite variabili che mutano a seconda del caso. Per questo, il nostro consiglio è di rivolgervi a professionisti esperti che sappiano analizzarle nel concreto e condurle in porto senza rischi, ma soprattutto che sappiano effettuare una efficiente negoziazione: i creditori, se non si hanno argomentazioni appropriate, non regalano nulla!

 

Il team della Valore Aggiunto S.r.l., composto da Avvocati ed esperti di recupero crediti con grande esperienza nelle principali aziende del settore, saprà consigliarvi al meglio su come ottenere uno sconto e rendere la vostra proposta accettabile. Ricordatevi che chi sa bene come funziona l’iter di recupero di un credito è spesso molto bravo a interfacciarsi con chi quel credito lo deve recuperare!

In collaborazione con i membri dello Studio Legale Scavo & Associati,  metteremo a punto una corretta analisi giuridica per condurre in porto una trattativa aiutarvi nella vostra operazione, rappresentando un partner solido e affidabile per risolvere le vostre esigenze.

 

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